A pochi giorni dall’anniversario della nascita del compianto Presidente Onorario Giuliano Montaldo, il Maestro è stato ricordato dal Presidente Ettore Spagnuolo in apertura della nuova serata-evento dell’Associazione Visioni&Illusioni svoltasi presso la Sala Cinema dell’Anica mercoledì 26 febbraio
Si è passati poi a trattare il film della serata “La voglia matta” (1962) di Luciano Salce. La figura del regista è stata rievocata dal figlio Emanuele Salce e dal saggista Andrea Pergolari autori del volume “Luciano Salce. Una vita spettacolare” e del documentario “L’uomo dalla bocca storta” intervistati da Alberto Castagna.
A Guido Barlozzetti il compito di presentare il film e insieme di parlare della sua interprete, Catherine Spaak nell’ottantesimo della sua nascita.
Icona degli anni ’60, Catherine Spaak (scomparsa nel 2022) ha lasciato un segno indelebile nell’immaginario di più generazioni, con la sua bellezza, la sua freschezza, il suo fascino, la sua grazia e la sua capacità di reinventarsi costantemente mantenendo intatta, fino alla fine, la sua popolarità.
“La voglia matta”, che segue di tre anni il suo esordio cinematografico nella natia Francia a soli 14 anni, la vede nel ruolo indimenticabile di una adolescente, Francesca, che fa perdere la testa ad un maturo industriale milanese magnificamente interpretato da Ugo Tognazzi, che con questo ruolo esce definitivamente dalla sua dimensione di attore puramente comico per assumere quella di attore a tutto tondo, capace di assumere in sé sfumature ironiche, autoironiche e anche drammatiche.
Un film che ha avuto anche problemi con la censura dell’epoca anticipando alcune tematiche che saranno proprie del ’68, e quindi profetico (la visione fu addirittura vietata ai minori di 16 anni) e che, nonostante la tiepida accoglienza del pubblico alla sua uscita, si è in seguito imposto come uno dei capolavori della commedia all’italiana degli anni ’60, con la sua ineguagliabile combinazione tra leggerezza e profondità.